mercoledì 19 luglio 2017

Dall'acne alla carriera: come il trucco aerografo ha cambiato la mia vita. La storia di Tasha Boyd.


The Galaxy within: Airbrushed with Dinair by Tasha on Tasha in  just 30 minutes

Se esistesse una "dinastia reale" del trucco aerografo, e secondo me esiste, Tasha Boyd ne farebbe sicuramente parte. Questa bravissima makeup artist, che attualmente vive e lavora a Las Vegas, è "nata" nel trucco aerografo grazie al talento della sua matrigna Sheila, una collaboratrice e amica di Dina Ousley, la creatrice del marchio Dinair.  Ho incontrato Tasha alla sede di Dinair a North Hollywood, durante gli ultimi giorni del suo ruolo di Leading Educator (Istruttrice Capo), poco prima che iniziasse una serie di trasferimenti che l'avrebbero portata a stabilirsi a Las Vegas. Tasha ha una personalità molto coinvolgente, luminosa e spirituale, e sfoggia regolarmente un trucco occhi auto aerografato che è tra i più belli che io abbia mai visto, e che mi ha da subito fatto diventare un grande fan del suo lavoro e delle sue abilità.

Tasha Boyd
Parlami un po' del tuo passato.
Sono nata a San Josè, California, e sono cresciuta subito fuori dal parco nazionale di Yosemite, una delle meraviglie naturali dell'America, meta di turisti da tutto il mondo. Dopo la laurea in recitazione alla California State University di Fresno mi sono trasferita a Los Angeles per realizzare i miei sogni nel campo della recitazione e del trucco. Sono stata Leading Educator di Dinair per quattro anni e ho viaggiato ogni mese negli Stati Uniti insegnando l'arte del trucco aerografo a gruppi di oltre 50 professionisti alla volta. Ora abito a Las Vegas in Nevada, dove lavoro come truccatrice free lance e come consulente di benessere per il marchio doTerra, che promuove il benessere generale di corpo, mente e spirito. (Maggiori informazioni disponibili sul sito Natural BeYOUti.com )

Glamour shoot with Blogger Eva Catherine
Quando è nato il tuo interesse per il trucco aerografo?
A dire il vero ho iniziato ad aerografare a quattordici anni. La mia matrigna Sheila Boyd è una pittrice aerografista conosciuta in tutto il mondo, e ha incontrato Dina nei primi anni '80 quando lei aveva appena iniziato a produrre i cosmetici da casa sua. Mia madre aveva visto una pubblicità di Dina su un giornale e l'aveva chiamata subito per avere tutti i suoi prodotti. Hanno lavorato insieme per anni. Sheila ha conosciuto mio padre quando io avevo quattordici anni e soffrivo di una grave forma di acne cistica. Mi disse di provare i prodotti di Dina e nient'altro per un mese, e che questi sarebbero stati molto meglio dei trucchi tradizionali che io stavo usando. Io lo feci e diventai subito una fan, perché per la prima volta non sentivo dolore mentre mi truccavo. Finalmente non avevo più l'impressione di stare indossando una maschera. Quando si soffre di acne cistica se ci si tocca la pelle si sente dolore, e si finisce per irritarla sempre di più. L'applicazione con l'aerografo aveva un effetto rinfrescante, e in un mese e mezzo circa la mia acne sparì. Non è mai più tornata, perché evitando di bloccare i pori come quando si applicano prodotti in crema, l'aerografo permette alla pelle di respirare, e di guarire sé stessa pur avendo coperto le imperfezioni. Al liceo non dovetti più preoccuparmi dell'acne grazie a Dinair, perché ora i segni erano coperti e non sembrava che avessi niente sul viso. L'aerografo ha aiutato significativamente la mia autostima da ragazza. Presto iniziai a fare da modella per le fiere alle quali partecipava Dinair, e mi innamorai del trucco fantasy.

Hai dovuto prendere anche delle medicine per guarire dall'acne?
No, Dinair è stato tutto quello di cui ho avuto bisogno. La mia pelle poteva finalmente bilanciare il suo stesso PH ed i suoi oli, producendo solo quello che serviva per mantenersi sana. Non ho mai usato polveri da allora e ancora non lo faccio. Per coprire l'acne avevo provato ogni tipo di prodotto, dai grandi marchi a quelli meno costosi, ma questi continuavano a occludere i miei pori peggiorando le cose. Non riuscivo ad uscire da questo circolo vizioso, perché credevo che l'unica opzione fosse quella dei prodotti tradizionali, o di non mettere nulla, cosa che non avrei mai fatto!

Makeup byTasha for SpiritTats -ph: Jai Day
Quindi diresti che il trucco aerografo ti ha permesso di fare una svolta a livello psicologico, oltre ad avere migliorato la tua pelle?
Certo. Quando soffri di acne e ti guardi allo specchio, pensi che quello che vedono gli altri siano solo i tuoi brufoli, e quando parli con qualcuno spesso non riesci a pensare ad altro. Li vedono? Mi stanno fissando? Vedono me o vedono solo l'acne sul mio viso? Quando sei adolescente stai ancora cercando un modo per apprezzare la tua propria bellezza. Io credo che il trucco aerografo abbia rappresentato una svolta per la fiducia che avevo in me, mi ha fatto sentire bella, e mi ha permesso di trovare me stessa al dilà delle mie insicurezze in modo molto più veloce. 

Quindi potresti dire che la tua carriera di makeup artist sia iniziata proprio con Dinair...
Si, ho iniziato a lavorare a quindici anni in un centro estetico vicino a noi. Yosemite è una meta molto popolare per i matrimoni, e a volte, a soli sedici anni, mi capitava di sostituire qualcuno e fare il trucco della sposa perché la destrezza che avevo con l'aerografo mi faceva sembrare più grande. Se me lo chiedevano dicevo che avevo diciotto anni, ma ne avevo solo sedici...

Ti ricordi una delle prime esperienze che ti ha fatto decidere di diventare una makeup artist?
Il mio sogno più grande era la recitazione, ma il makeup era un po' come la mia arma di riserva contro le incertezze del mondo dello spettacolo. All'univeristà ogni tanto lavoravo come makeup artist, e durante l'estate andavo a Los Angeles a lavorare da Dinair. A diciassette anni ho lavorato con Dina alla versione tedesca di Next Top Model con Heidi Klum, che veniva filmato a Hollywood. Questo mi fece apprezzare cosa significasse lavorare nel settore televisivo, e fu bellissimo perché mi fece capire il potenziale che ha l'aerografo nella creazione di look fotografici. Stavamo facendo dei look fotografici sul viso, e dipingendo i corpi delle modelle con dei motivi animali. Ad un certo punto, pochi minuti prima che iniziassero le riprese, Heidi Klum venne sul set e ci chiese di cambiare alcuni dei colori che stavamo usando. Avevamo finito le miscele che avevamo preparato da portare con noi, ma riuscimmo a soddisfare la richiesta mescolando di nuovo i colori, e il procedimento fu velocissimo! Mi piace vincere una sfida, e sapevo che questo avrebbe aperto l'orizzonte delle mie possibilità.

Working with Dina at The Emmy's Governors Ball
Quando hai deciso di trasferirti definitivamente a Los Angeles?
Dina mi ha chiamato appena ho finito il liceo, ma io le dissi che volevo fare prima l'univeristà. La invitai alla mia cerimonia di laurea, e lei mi disse per tutta risposta di venire subito a Los Angeles. Io mi presi un mese di vacanza per recuperare, avevo fatto tantissimi esami mantenendo una settimana lavorativa di 50 ore come cameriera, quindi si può dire che so lavorare duramente! [ride]. Due giorni prima la data di inizio ufficiale Dina mi chiama per dirmi di anticipare per insegnare ad un corso quella stessa domenica. Mi hanno fatto iniziare subito come istruttrice capo, e poi ho continuato a viaggiare due o tre volte al mese in altri stati per insegnare ai professionisti. 

Winged eye shadow and liner using only airbrush makeup
Quando hai iniziato qual'è stato l'aspetto della tecnica con aerografo che ti è sembrato più difficile?
 Fare la base era facile, il blush non era male ma con il trucco occhi all'inizio ho avuto difficoltà. Ho iniziato usando subito colori molto scuri. Facciamo tutti così, vogliamo fare da subito uno smokey eye, e questa è la prima cosa che non si dovrebbe fare. Si dovrebbe cominciare invece con qualcosa di semplice. La mia matrigna questo lo sapeva, e mi consigliò di provare prima con colori leggeri, come Light Bronze e Pink Blossom. Quando feci il mio primo corso con Dinair a sedici anni cercavo di usare il colore Light Smoke ma il risultato era pieno di chiazze, perché stavo spruzzando troppo da vicino e usando troppo colore. Dina venne da me e mi disse: "Basta che ci metti un po' di Light Bronze, vedrai che aggiusta tutto" [ride]. Io avevo paura ad usare i colori forti, quindi continuavo a scegliere quelli naturali. Poi Dina mi chiamò prima che mi trasferissi a Los Angeles per chiedermi se sapevo fare l'eye liner. Presi un secondo poi risposi: "Si". Lei disse: "Bene, perchè verrai a Las Vegas a fare una fiera e dovrai fare 40-60 facce al giorno!". Io misi giù il telefono e dissi cacchio, non so fare l'eyeliner. Mi esercitai tutti i giorni per una settimana finché in qualche modo riuscii a farlo, ma alla fine del terzo giorno di fiera, con 60 facce al giorno, ero diventata bravissima! Ancora oggi direi che la cosa che mi ha sempre impedito di imparare più velocemente è la mia stessa paura. E' una cosa sulla quale lavoro tutti i giorni della mia vita.

Come Istruttrice Capo a Dinair e poi per conto tuo, quale è l'aspetto dell'insegnamento che preferisci?
Mi piace tutto a dire il vero. Tutti imparano in modo diverso. Io poi sono anche un'attrice, quindi con me diventa tutto anche comico! Mi piace ogni aspetto delle lezioni, anche il color matching e lo smontaggio dell'aerografo, perché bisogna capire tutte queste cose per riuscire con questa tecnica. Insegnare mi ha fatto diventare una artista ed una persona migliore. Io imparo qualcosa dagli studenti ogni volta, ed insegnare mi insegna ad essere paziente. 

Quale è il preconcetto più comune da parte degli studenti?
Direi la falsa idea che l'aerografo crei un trucco pesante, e che sia solo per le celebrità. Quando sento questo non ci posso credere, perché io lo sto indossando proprio in quel momento e quando glielo dico rimangono scioccati! Non lo vedono sul mio viso e questo è il complimento più grande, credo. Magari alcuni di loro hanno esperienze precedenti dove hanno pensato che facesse male, o che fosse pesante e appiccicaticcio. Io allora gli chiedo che prodotti hanno usato, perché di certo non erano Dinair. Un altro pregiudizio di alcuni makeup artist è che il trucco aerografo si possa usale solo per fare la base. Questo fatto è dovuto alla mancanza di training, e al fatto che molti truccatori cercano la scorciatoia più veloce per raggiungere dei risultati senza rendersi conto che se imparassero questa tecnica correttamente ogni aspetto dell'applicazione del makeup sarebbe più veloce e anche più duraturo. Questo tipo di trucco è incredibile anche fare sport, cosa che io faccio regolarmente. Quando vedo il trucco sul viso di un'altra ragazza che si scioglie con il sudore, e mi tampono il viso con un asciugamano senza che il mio trucco lasci tracce, dentro di me esclamo "Si, grazie Dinair!" [ride].

Airbrush underwater on Abby Oliver -ph. R Klein
C'è una linea tra quelle di Dinair che ti piace più delle altre, ed una che invece secondo te è sottovalutata?
Essendo di carnagione chiara la mia pelle presenta rossori e occhiaie di colore violetto, perché è molto sottile. La linea Glamour è la mia preferita perché ha tutta la coprenza che mi serve e funziona bene su tutti i tipi di pelle. Se ho bisogno di un po' più di coprenza applico un velo leggero di Paramedical, come faccio per le mie spose per ottenere una maggiore durata del trucco. La mia preferenza è per un look naturale che non risulta visibile sulla pelle. E' per questo che le clienti mi cercano ed è per questo che preferisco la linea Glamour. Un'altra linea che mi piace molto è Colair Xtreme, perché ha cambiato il modo in cui si possono coprire i tatuaggi riducendo il tempo di applicazione di almeno la metà. Si deve fare attenzione perché si aciuga in fretta, quindi si devono usare poche gocce alla volta in modo che non rimanga fermo nell'aerografo. In ogni caso il nuovo prodotto Deep Clean scioglierà ogni intoppo facilmente. Infine sono innamorata della linea di ombretti Colair Opalescent, che ora è l'unica che uso. Sono gli ombretti opalescenti migliori del mondo. A volte sperimento con le polveri tradizionali ma mi frustra il fatto che dopo una giornata si perde mezza palpebra di colore. Gli opalescenti di Dinair resistono persino all'acqua! La linea più sottovalutata secondo me è la Fantasy Line, che permette dei body painting bellissimi. I colori sono straordinari e anche se è a base d'acqua è water proof, che la rende perfetta per i miei look subacquei da sirena (shhh, non dirlo a nessuno ma ogni tanto faccio la sirena!).

Cosa ti ha fatto decidere di andare via da Los Angeles ed iniziare un'attività indipendente?
Ho lavorato con diverse celebrità, agli Oscar, agli Emmy per due anni di seguito e a molti altri importanti eventi e mi mi è piaciuto tantissimo. Però devo dire che quel mondo non è quello che uno si immagina. Hollywood è come una cortina di fumo magico stesa sui nostri occhi dal cinema e dalla televisione, che fa presto a dissolversi quando si lavora in quegli ambienti. Ci sono dozzine di truccatori pronti a lavorare gratis perché è un "privilegio" truccare una determinata persona.  Beh, un "privilegio" non paga l'affitto a Los Angeles. Io mi sono vista tra il glamour e le luci dei riflettori, e poi sono riuscita a vedere queste cose per quello che sono veramente, e io non sono quel tipo di persona. Sono una ragazza di campagna e sono cresciuta con l'amore per la natura, la madre terra e gli animali. Cerco di restare umile per quanto possibile e a Los Angeles avevo perso una parte di me. Nessun lavoro vale la perdita di te stessa! Hollywood e Los Angeles son un ambiente molto duro, e poi passare quattro ore nel traffico tutti giorni per me è uno spreco di vita.

Cosa rende speciale il tuo nuovo ruolo di makeup artist free lance e di consulente per il benessere?
Ho sempre saputo che il mio dono in questa vita è quello di aiutare le persone a stare meglio. Alcuni dicono che è una maledizione, ma per me è un dono da condividere. Le migliaia di donne che ho avuto il piacere di aerografare in questi anni mi hanno fatto capire in che modo le donne vedono sè stesse. Io stessa ho dovuto imparare cosa volesse dire amarsi incondizionatamente, e imparando questa lezione poco dopo è scaturito l'amore per la mia vita. Ora ho l'onore di vedere una donna mesmerizzata da una cosa così semplice come quella di trovare il colore base perfetto per lei. Come makeup artist free lance ora uso la mia positività, il mio amore e sperabilmente la mia forza inspiratrice nel lavoro che faccio. I miei lavori preferiti sono gli stili Avant e Budoir, che mi permettono di creare bellezza fuori dalla norma e di tuffarmi in una realtà diversa. Lo stile Budoir ci spoglia delle sicurezze che ci circondano e ci permette di catturare la vera bellezza. E' sexy, selvaggio e deve essere un po' trasgressivo. E' la ricerca di quell'attimo nel quale la macchina fotografica scatta e tu vedi negli occhi della persona quell'equilibrio tra energia femminile e maschile...ed è allora che la Dea ruggisce!

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7 commenti:

  1. Aver trovato la soluzione all'acne le avrà cambiato la vita; niente dolore e niente acne: la svolta!

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  2. È bellissimo vedere come alcuni di voi hanno cambiato la propria vita apprcciando a questo tipo di tecnica, per giunta a me del tutto sconosciuta prima di leggere qualcosa qui sul blog. Grazie di condividere con noi la passione che mettete in questo tipo di trucco. ����

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  3. bellissimo lavoroa pieno di gratificazioni

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  4. Una bellissima intervista che valorizza questa tecnica che può essere usata anche per risolvere dei problemi come l'acne e ottenere una maggiore stima di se stessi

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  5. Una svolta grazie al makeup! Bellissima intervista!

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  6. biografia davvero molto positiva che dimostra come nella vita anche le sventure possano essere chiave dei nostri futuri successi. Ottimo esempio

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  7. è bello vedere come le difficoltà possano rivelarsi un formidabile stimolo al cambiamento e al miglioramento

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