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martedì 4 dicembre 2018

Intervista a Vittorio Sodano: da Roma a Hollywood con un trucco aerografo da Oscar


Il Maestro Vittorio Sodano
Tra i numerosi e importanti riconoscimenti ricevuti da Vittorio Sodano fino ad oggi troviamo due David di Donatello, due premi Chioma di Berenice, un Nastro d’Argento, una stella sulla celebre Walk of Fame di Hollywood e naturalmente due nomination al massimo riconoscimento dell’industria del cinema a livello mondiale, ovvero l’Oscar. Nonostante questa incredibile lista, che lui subito minimizza appena gliela si cita, Vittorio rimane semplice, affabile e piacevolmente autoironico. Ho avuto un primo contatto sul web con Vittorio in un gruppo di Facebook dedicato ai make-up artist, dove stavo come sempre difendendo l’aerografia dalle accuse di uno scettico che la sconsigliava per il trucco beauty (sembra incredibile, ma queste opinioni esistono ancora anche tra i professionisti). Vittorio non ha commentato a lungo.  Non è stato necessario. Gli è bastato pubblicare una serie di scatti di attrici celebri  i cui makeup lui aveva interamente aerografato. Io mi sono permesso di concludere quella discussione dicendo che ora che aveva “parlato” l’artista due volte nominato all’Oscar, potevamo tutti tacere. Ed eccoci qui, circa un anno dopo, quando Vittorio ha gentilmente accettato di rispondere ad un po’ di domande sulla sua incredibile carriera, e su come il nostro strumento preferito lo abbia aiutato a raggiungere risultati straordinari.



Iniziamo dal principio. Come ti è venuta l’ispirazione di iniziare una carriera nel make-up?
A sedici anni mi trasferii per un periodo a Londra, per studiare inglese in un college. Mentre ero lì iniziai a lavorare in un laboratorio effetti speciali dove si creavano piccoli prostetici. Rimasi affascinato dal procedimento, ma da subito volli imparare di più, e capire come si poteva fare calchi completi a 360 gradi.  Qualche anno più tardi stavo studiando Giurisprudenza all’Università di Napoli, e andavo molto bene, ma non mi piaceva il fatto che lo studio si basasse principalmente su nozioni da imparare a memoria per poi dimenticarle poco dopo. Quindi un giorno dissi a mio padre che avrei lasciato l’Università e mi sarei trovato un lavoro. “Che tipo di lavoro?”, mi chiese mio padre. Io risposi “Voglio fare il truccatore!” Mio padre mi guardò e disse “E che cos’è un truccatore?”.

Parlando dei tuoi genitori, come fu la reazione della tua famiglia alla decisione di diventare make-up artist? Ti aiutarono o ti ostacolarono? E come si sentirono quando arrivarono i grandi riconoscimenti della tua carriera?
Come è normale per le persone della loro generazione, i miei genitori speravano che io avrei  trovato un posto fisso e sicuro. Detto questo mio padre e mia madre (che naturalmente divenne subito la mia prima “modella”), furono fieri di me fin dai miei primi impegni con la RAI, e lo furono ancora di più dopo.

Come è arrivata la tua prima grande occasione nel mondo del makeup?
Iniziai a lavorare agli studi Rai di Napoli. Il mio compito era quello di lavare le spugnette usate dagli altri make-up artist ogni giorno. Nel 1996, mentre lavoravo a progetti teatrali e a vari eventi  avvenne il mio debutto nel cinema, nel film Prima Che Il Tramonto. Il regista Stefano Incerti mi chiese “Sai fare gli effetti speciali per questo film?”. Io esitai un attimo tra la fiducia in me e l’incertezza, e poi dissi “Si, li so fare!”. Questo fu l’inizio della mia carriera cinematografica, che più tardi mi valse il riconoscimento per il Make-up e gli Effetti Speciali al Festival di Locarno.

Nel l’industria del cinema la tua reputazione si è consolidata definitivamente quando hai ricevuto la prima nomination all’Oscar per il tuo bellissimo lavoro in Apocalypto, diretto da Mel Gibson. Come sei stato selezionato per questo straordinario compito?
Brian De Palma era rimasto molto colpito dal lavoro che avevo eseguito per lui nel film Black Dahlia. Diceva che il mio trucco di effetti speciali era così realistico che per la prima volta era riuscito a filmare un primo piano credibile su un manichino. Mi scrisse una lettera di referenza, e quando Mel Gibson iniziò a mettere insieme la troupe di Apocalypto gli arrivò voce di queste belle parole di De Palma, e mi fece contattare.
Makeup by Sodano per Apocalypto

Quale è stata l’ispirazione dietro il make-up innovative che hai creato per quell film?
La body art del film si basava sulla verità. Ho studiato ogni personaggio del film nei minimi dettagli prima di creare il make-up, creando i tattuaggi e le decorazioni appropriate basandomi sulla classe sociale e sulle origini di ognuno.  Tutti gli attori del film, dai protagonisti alle semplici comparse, portavano un make-up dettagliato su tutto il corpo, perché Mel Gibson è un regista a cui piace inquadrare all’improvviso chiunque possa apparire interessante per la scena. Quindi ogni make-up doveva essere perfetto e completo.  

Hai lavorato in molte produzioni pregiate sia in Europa che negli Stati Uniti. Quale è la differenza principale dal punto di vista professionale tra Hollywood e CineCittà?
Direi l’aspetto del business. Negli Stati Uniti il cinema è ancora una industria dinamica e articolata. In Italia, dove il cinema ha un ruolo comunque importante a dispetto delle minori dimensioni del Paese, la produzione di film segue modalità diverse, e spesso le pellicole sono finianziate dallo Stato attraverso i fondi per la cultura.
  
Mariangela Melato aerografata da Sodano
Nel tuo lavoro hai conosciuto molti artisti e creativi straordinari, e sono sicuro che potresti scrivere un libro intero di aneddoti. C’è un ricordo speciale legato a qualcuno di queste personalità che puoi condividere con noi?
Ho ricordi speciali e meravigliosi di tutte le persone in ognuno dei miei lavori, dal primo all’ultimo. Se devo sceglierne una potrei dire Mariangela Melato, anche perché non è più tra noi. Mariangela aveva un talento  incredibile sia per il dramma che per la comicità, e sia sul palco e nei film che nella vita. Con i suoi enormi occhioni era un sogno per un truccatore, e aveva una pelle bellissima ma non priva di discromie. Adorava essere aerografata. Ogni volta dopo il trucco mi diceva scherzando che “anche oggi sono passata sotto la verniciatura”. Le piaceva tantissimo l’uniformità che otteneva “mi fai la pelle para para…”.

So che sei tra I primi truccatori italiani ad usare l’aerografo nel cinema, non solo per gli effetti speciali ma anche per il beauty.  Come è stata percepita questa innovazione dai tuoi colleghi?
Molti colleghi sono stati e sono ancora maleducati. Mi chiamano “il verniciatore delle attrici”, specialmente qui in Italia dove la cultura di questo strumento è meno diffusa.
Nella tua esperienza, quali sono i vantaggi più evidenti dell’uso dell’aerografo?
Direi il finish perfetto che si crea. Anche se la perfezione non è sempre lo scopo del trucco cinematografico, quando il copione la richiede non c’è niente come un aerografo per creare quella uniformità senza che il make-up diventi percettibile.

   Laura Morante aerografata da Vittorio Sodano

Il trucco aerografo è visto ancora con diffidenza da chi non conosce la tecnica, e ci sono molti pregiudizi su questo strumento. Secondo te qual è il più grande fraintendimento riguardo a questo argomento?
I pregiudizi e i fraintendimenti si basano sul fatto che chi li ha non ha effettivamente provato ad usare un aerografo, oppure lo ha visto fare a qualcuno che non era competente in materia, oppure ancora ha solo sentito delle opinioni di seconda mano. Solo usandolo si puà capirne la bellezza e il potenziale. Il makeup fatto con la spugna o il pennello non riesce a produrre questo tipo di perfezione,  e a volte la perfezione è necessaria, che sia il copione o anche solo la vanità dell’attrice a richiederla. Io faccio sempre l’esempio della Ferrari. Se aveste una macchina molto costosa e questa si graffiasse, chiedereste a qualcuno di dipingere i graffi con un pennello, o non preferireste forse portarla da qualcuno che usi un sistema di pittura ad aria compressa? I più sceglierebbero la seconda opzione. Per me l’aerografo è una estensione della mia mano.  Ho imparato la tecnica, e controllo il risultato. L’aerografo crea un risultato perfetto se usato correttamente, ma non se si usa in modo errato, quindi questo strumento rappresenta una sfida ed un grande potenziale creativo per un artista.

Hai creato una linea tua di make-up che comprende palette a base di alcool per gli effetti speciali, e per la prima volta una palette a base di silicone che può essere diluita ed usata per il beauty. Stai anche producendo una selezione di colori liquidi pronti per essere aerografati. Ci puoi dire qualcosa di più su questi prodotti?
Sia le palette ad alcool che quelle al silicone possono essere attivate usando il mio liquido attivatore esclusivo, che permette una traslucenza perfetta dei colori ed un finish molto morbido. Ho sviluppato anche gli stessi colori in forma liquida e pronta per essere aerografata. Troverete tutti i prodotti sulla pagina SHOP del mio sito web www.vittoriosodano.studio , che è in fase di completamento proprio in questi giorni. 
 
Special Effects by Vittorio Sodano

Con due nomination all’Oscar, due David di Donatello tra I tanti, importanti premi che hai ricevuto, hai realizzato molto più della maggior parte di tanti tuoi coetanei. Che cosa sogni per il futuro?
Vorrei continuare ad espandere il mio lavoro negli effetti speciali, sia nella creazione di prodotti  che nell’insegnamento dei miei corsi di SFX. Come dicevo i prodotti si possono acquistare dal sito. Vorrei insegnare ai truccatori che gli effetti speciali si possono realizzare con i miei prodotti senza bisogno di spendere troppo per ottenere degli ottimi risultati,  ed è per questo che ho realizzato una linea di prodotti artigianali per truccatori ad un prezzo ragionevole. Sono prodotti ottimi, creati da un make-up artist per altri make-up artist!

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Alcuni dei riconoscimenti ricevuti da Vittorio Sodano


mercoledì 19 luglio 2017

Dall'acne alla carriera: come il trucco aerografo ha cambiato la mia vita. La storia di Tasha Boyd.


The Galaxy within: Airbrushed with Dinair by Tasha on Tasha in  just 30 minutes

Se esistesse una "dinastia reale" del trucco aerografo, e secondo me esiste, Tasha Boyd ne farebbe sicuramente parte. Questa bravissima makeup artist, che attualmente vive e lavora a Las Vegas, è "nata" nel trucco aerografo grazie al talento della sua matrigna Sheila, una collaboratrice e amica di Dina Ousley, la creatrice del marchio Dinair.  Ho incontrato Tasha alla sede di Dinair a North Hollywood, durante gli ultimi giorni del suo ruolo di Leading Educator (Istruttrice Capo), poco prima che iniziasse una serie di trasferimenti che l'avrebbero portata a stabilirsi a Las Vegas. Tasha ha una personalità molto coinvolgente, luminosa e spirituale, e sfoggia regolarmente un trucco occhi auto aerografato che è tra i più belli che io abbia mai visto, e che mi ha da subito fatto diventare un grande fan del suo lavoro e delle sue abilità.

Tasha Boyd
Parlami un po' del tuo passato.
Sono nata a San Josè, California, e sono cresciuta subito fuori dal parco nazionale di Yosemite, una delle meraviglie naturali dell'America, meta di turisti da tutto il mondo. Dopo la laurea in recitazione alla California State University di Fresno mi sono trasferita a Los Angeles per realizzare i miei sogni nel campo della recitazione e del trucco. Sono stata Leading Educator di Dinair per quattro anni e ho viaggiato ogni mese negli Stati Uniti insegnando l'arte del trucco aerografo a gruppi di oltre 50 professionisti alla volta. Ora abito a Las Vegas in Nevada, dove lavoro come truccatrice free lance e come consulente di benessere per il marchio doTerra, che promuove il benessere generale di corpo, mente e spirito. (Maggiori informazioni disponibili sul sito Natural BeYOUti.com )

Glamour shoot with Blogger Eva Catherine
Quando è nato il tuo interesse per il trucco aerografo?
A dire il vero ho iniziato ad aerografare a quattordici anni. La mia matrigna Sheila Boyd è una pittrice aerografista conosciuta in tutto il mondo, e ha incontrato Dina nei primi anni '80 quando lei aveva appena iniziato a produrre i cosmetici da casa sua. Mia madre aveva visto una pubblicità di Dina su un giornale e l'aveva chiamata subito per avere tutti i suoi prodotti. Hanno lavorato insieme per anni. Sheila ha conosciuto mio padre quando io avevo quattordici anni e soffrivo di una grave forma di acne cistica. Mi disse di provare i prodotti di Dina e nient'altro per un mese, e che questi sarebbero stati molto meglio dei trucchi tradizionali che io stavo usando. Io lo feci e diventai subito una fan, perché per la prima volta non sentivo dolore mentre mi truccavo. Finalmente non avevo più l'impressione di stare indossando una maschera. Quando si soffre di acne cistica se ci si tocca la pelle si sente dolore, e si finisce per irritarla sempre di più. L'applicazione con l'aerografo aveva un effetto rinfrescante, e in un mese e mezzo circa la mia acne sparì. Non è mai più tornata, perché evitando di bloccare i pori come quando si applicano prodotti in crema, l'aerografo permette alla pelle di respirare, e di guarire sé stessa pur avendo coperto le imperfezioni. Al liceo non dovetti più preoccuparmi dell'acne grazie a Dinair, perché ora i segni erano coperti e non sembrava che avessi niente sul viso. L'aerografo ha aiutato significativamente la mia autostima da ragazza. Presto iniziai a fare da modella per le fiere alle quali partecipava Dinair, e mi innamorai del trucco fantasy.

Hai dovuto prendere anche delle medicine per guarire dall'acne?
No, Dinair è stato tutto quello di cui ho avuto bisogno. La mia pelle poteva finalmente bilanciare il suo stesso PH ed i suoi oli, producendo solo quello che serviva per mantenersi sana. Non ho mai usato polveri da allora e ancora non lo faccio. Per coprire l'acne avevo provato ogni tipo di prodotto, dai grandi marchi a quelli meno costosi, ma questi continuavano a occludere i miei pori peggiorando le cose. Non riuscivo ad uscire da questo circolo vizioso, perché credevo che l'unica opzione fosse quella dei prodotti tradizionali, o di non mettere nulla, cosa che non avrei mai fatto!

Makeup byTasha for SpiritTats -ph: Jai Day
Quindi diresti che il trucco aerografo ti ha permesso di fare una svolta a livello psicologico, oltre ad avere migliorato la tua pelle?
Certo. Quando soffri di acne e ti guardi allo specchio, pensi che quello che vedono gli altri siano solo i tuoi brufoli, e quando parli con qualcuno spesso non riesci a pensare ad altro. Li vedono? Mi stanno fissando? Vedono me o vedono solo l'acne sul mio viso? Quando sei adolescente stai ancora cercando un modo per apprezzare la tua propria bellezza. Io credo che il trucco aerografo abbia rappresentato una svolta per la fiducia che avevo in me, mi ha fatto sentire bella, e mi ha permesso di trovare me stessa al dilà delle mie insicurezze in modo molto più veloce. 

Quindi potresti dire che la tua carriera di makeup artist sia iniziata proprio con Dinair...
Si, ho iniziato a lavorare a quindici anni in un centro estetico vicino a noi. Yosemite è una meta molto popolare per i matrimoni, e a volte, a soli sedici anni, mi capitava di sostituire qualcuno e fare il trucco della sposa perché la destrezza che avevo con l'aerografo mi faceva sembrare più grande. Se me lo chiedevano dicevo che avevo diciotto anni, ma ne avevo solo sedici...

Ti ricordi una delle prime esperienze che ti ha fatto decidere di diventare una makeup artist?
Il mio sogno più grande era la recitazione, ma il makeup era un po' come la mia arma di riserva contro le incertezze del mondo dello spettacolo. All'univeristà ogni tanto lavoravo come makeup artist, e durante l'estate andavo a Los Angeles a lavorare da Dinair. A diciassette anni ho lavorato con Dina alla versione tedesca di Next Top Model con Heidi Klum, che veniva filmato a Hollywood. Questo mi fece apprezzare cosa significasse lavorare nel settore televisivo, e fu bellissimo perché mi fece capire il potenziale che ha l'aerografo nella creazione di look fotografici. Stavamo facendo dei look fotografici sul viso, e dipingendo i corpi delle modelle con dei motivi animali. Ad un certo punto, pochi minuti prima che iniziassero le riprese, Heidi Klum venne sul set e ci chiese di cambiare alcuni dei colori che stavamo usando. Avevamo finito le miscele che avevamo preparato da portare con noi, ma riuscimmo a soddisfare la richiesta mescolando di nuovo i colori, e il procedimento fu velocissimo! Mi piace vincere una sfida, e sapevo che questo avrebbe aperto l'orizzonte delle mie possibilità.

Working with Dina at The Emmy's Governors Ball
Quando hai deciso di trasferirti definitivamente a Los Angeles?
Dina mi ha chiamato appena ho finito il liceo, ma io le dissi che volevo fare prima l'univeristà. La invitai alla mia cerimonia di laurea, e lei mi disse per tutta risposta di venire subito a Los Angeles. Io mi presi un mese di vacanza per recuperare, avevo fatto tantissimi esami mantenendo una settimana lavorativa di 50 ore come cameriera, quindi si può dire che so lavorare duramente! [ride]. Due giorni prima la data di inizio ufficiale Dina mi chiama per dirmi di anticipare per insegnare ad un corso quella stessa domenica. Mi hanno fatto iniziare subito come istruttrice capo, e poi ho continuato a viaggiare due o tre volte al mese in altri stati per insegnare ai professionisti. 

Winged eye shadow and liner using only airbrush makeup
Quando hai iniziato qual'è stato l'aspetto della tecnica con aerografo che ti è sembrato più difficile?
 Fare la base era facile, il blush non era male ma con il trucco occhi all'inizio ho avuto difficoltà. Ho iniziato usando subito colori molto scuri. Facciamo tutti così, vogliamo fare da subito uno smokey eye, e questa è la prima cosa che non si dovrebbe fare. Si dovrebbe cominciare invece con qualcosa di semplice. La mia matrigna questo lo sapeva, e mi consigliò di provare prima con colori leggeri, come Light Bronze e Pink Blossom. Quando feci il mio primo corso con Dinair a sedici anni cercavo di usare il colore Light Smoke ma il risultato era pieno di chiazze, perché stavo spruzzando troppo da vicino e usando troppo colore. Dina venne da me e mi disse: "Basta che ci metti un po' di Light Bronze, vedrai che aggiusta tutto" [ride]. Io avevo paura ad usare i colori forti, quindi continuavo a scegliere quelli naturali. Poi Dina mi chiamò prima che mi trasferissi a Los Angeles per chiedermi se sapevo fare l'eye liner. Presi un secondo poi risposi: "Si". Lei disse: "Bene, perchè verrai a Las Vegas a fare una fiera e dovrai fare 40-60 facce al giorno!". Io misi giù il telefono e dissi cacchio, non so fare l'eyeliner. Mi esercitai tutti i giorni per una settimana finché in qualche modo riuscii a farlo, ma alla fine del terzo giorno di fiera, con 60 facce al giorno, ero diventata bravissima! Ancora oggi direi che la cosa che mi ha sempre impedito di imparare più velocemente è la mia stessa paura. E' una cosa sulla quale lavoro tutti i giorni della mia vita.

Come Istruttrice Capo a Dinair e poi per conto tuo, quale è l'aspetto dell'insegnamento che preferisci?
Mi piace tutto a dire il vero. Tutti imparano in modo diverso. Io poi sono anche un'attrice, quindi con me diventa tutto anche comico! Mi piace ogni aspetto delle lezioni, anche il color matching e lo smontaggio dell'aerografo, perché bisogna capire tutte queste cose per riuscire con questa tecnica. Insegnare mi ha fatto diventare una artista ed una persona migliore. Io imparo qualcosa dagli studenti ogni volta, ed insegnare mi insegna ad essere paziente. 

Quale è il preconcetto più comune da parte degli studenti?
Direi la falsa idea che l'aerografo crei un trucco pesante, e che sia solo per le celebrità. Quando sento questo non ci posso credere, perché io lo sto indossando proprio in quel momento e quando glielo dico rimangono scioccati! Non lo vedono sul mio viso e questo è il complimento più grande, credo. Magari alcuni di loro hanno esperienze precedenti dove hanno pensato che facesse male, o che fosse pesante e appiccicaticcio. Io allora gli chiedo che prodotti hanno usato, perché di certo non erano Dinair. Un altro pregiudizio di alcuni makeup artist è che il trucco aerografo si possa usale solo per fare la base. Questo fatto è dovuto alla mancanza di training, e al fatto che molti truccatori cercano la scorciatoia più veloce per raggiungere dei risultati senza rendersi conto che se imparassero questa tecnica correttamente ogni aspetto dell'applicazione del makeup sarebbe più veloce e anche più duraturo. Questo tipo di trucco è incredibile anche fare sport, cosa che io faccio regolarmente. Quando vedo il trucco sul viso di un'altra ragazza che si scioglie con il sudore, e mi tampono il viso con un asciugamano senza che il mio trucco lasci tracce, dentro di me esclamo "Si, grazie Dinair!" [ride].

Airbrush underwater on Abby Oliver -ph. R Klein
C'è una linea tra quelle di Dinair che ti piace più delle altre, ed una che invece secondo te è sottovalutata?
Essendo di carnagione chiara la mia pelle presenta rossori e occhiaie di colore violetto, perché è molto sottile. La linea Glamour è la mia preferita perché ha tutta la coprenza che mi serve e funziona bene su tutti i tipi di pelle. Se ho bisogno di un po' più di coprenza applico un velo leggero di Paramedical, come faccio per le mie spose per ottenere una maggiore durata del trucco. La mia preferenza è per un look naturale che non risulta visibile sulla pelle. E' per questo che le clienti mi cercano ed è per questo che preferisco la linea Glamour. Un'altra linea che mi piace molto è Colair Xtreme, perché ha cambiato il modo in cui si possono coprire i tatuaggi riducendo il tempo di applicazione di almeno la metà. Si deve fare attenzione perché si aciuga in fretta, quindi si devono usare poche gocce alla volta in modo che non rimanga fermo nell'aerografo. In ogni caso il nuovo prodotto Deep Clean scioglierà ogni intoppo facilmente. Infine sono innamorata della linea di ombretti Colair Opalescent, che ora è l'unica che uso. Sono gli ombretti opalescenti migliori del mondo. A volte sperimento con le polveri tradizionali ma mi frustra il fatto che dopo una giornata si perde mezza palpebra di colore. Gli opalescenti di Dinair resistono persino all'acqua! La linea più sottovalutata secondo me è la Fantasy Line, che permette dei body painting bellissimi. I colori sono straordinari e anche se è a base d'acqua è water proof, che la rende perfetta per i miei look subacquei da sirena (shhh, non dirlo a nessuno ma ogni tanto faccio la sirena!).

Cosa ti ha fatto decidere di andare via da Los Angeles ed iniziare un'attività indipendente?
Ho lavorato con diverse celebrità, agli Oscar, agli Emmy per due anni di seguito e a molti altri importanti eventi e mi mi è piaciuto tantissimo. Però devo dire che quel mondo non è quello che uno si immagina. Hollywood è come una cortina di fumo magico stesa sui nostri occhi dal cinema e dalla televisione, che fa presto a dissolversi quando si lavora in quegli ambienti. Ci sono dozzine di truccatori pronti a lavorare gratis perché è un "privilegio" truccare una determinata persona.  Beh, un "privilegio" non paga l'affitto a Los Angeles. Io mi sono vista tra il glamour e le luci dei riflettori, e poi sono riuscita a vedere queste cose per quello che sono veramente, e io non sono quel tipo di persona. Sono una ragazza di campagna e sono cresciuta con l'amore per la natura, la madre terra e gli animali. Cerco di restare umile per quanto possibile e a Los Angeles avevo perso una parte di me. Nessun lavoro vale la perdita di te stessa! Hollywood e Los Angeles son un ambiente molto duro, e poi passare quattro ore nel traffico tutti giorni per me è uno spreco di vita.

Cosa rende speciale il tuo nuovo ruolo di makeup artist free lance e di consulente per il benessere?
Ho sempre saputo che il mio dono in questa vita è quello di aiutare le persone a stare meglio. Alcuni dicono che è una maledizione, ma per me è un dono da condividere. Le migliaia di donne che ho avuto il piacere di aerografare in questi anni mi hanno fatto capire in che modo le donne vedono sè stesse. Io stessa ho dovuto imparare cosa volesse dire amarsi incondizionatamente, e imparando questa lezione poco dopo è scaturito l'amore per la mia vita. Ora ho l'onore di vedere una donna mesmerizzata da una cosa così semplice come quella di trovare il colore base perfetto per lei. Come makeup artist free lance ora uso la mia positività, il mio amore e sperabilmente la mia forza inspiratrice nel lavoro che faccio. I miei lavori preferiti sono gli stili Avant e Budoir, che mi permettono di creare bellezza fuori dalla norma e di tuffarmi in una realtà diversa. Lo stile Budoir ci spoglia delle sicurezze che ci circondano e ci permette di catturare la vera bellezza. E' sexy, selvaggio e deve essere un po' trasgressivo. E' la ricerca di quell'attimo nel quale la macchina fotografica scatta e tu vedi negli occhi della persona quell'equilibrio tra energia femminile e maschile...ed è allora che la Dea ruggisce!

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martedì 9 agosto 2016

Intervista con il guru del trucco aerografo Jackie Fan di Temptu.


E' un bel pomeriggio di sole a Los Angeles e stiamo per incontrare Jackie Fan, manager globale di Education & Artistry per la leggendaria marca Temptu. Siamo alla vigilia del trasferimento di Jackie sulla East Coast, dove si unirà al team di Temptu presso la sede centrale di New York. Jackie è molto bella e parla con un tono di voce delicato, con il quale condivide con noi le sue riflessioni sul trucco aerografo e sulle ultime novità in uscita. Nata a Tai Pei (Taiwan), Jackie si è trasferita in California con la sua famiglia all'età di 16 anni. Pochi hanni più tardi ha frequentato il Fashin Institute of Design and Merchandising (FIDM) a Los Angeles, ed è rimasta qui fino ad oggi. 

Jackie Fan at Temptu
Quando hai iniziato ad interessarti di makeup? 
Quale è stata la tua prima ispirazione?
Mi sono da sempre piaciuti il design, l'arte e la bellezza. Da quando ero bambina ho adorato disegnare, quindi ho iniziato con la pittura. Poi sono andata a scuola di estetica e la mia vera passione è quella.
Il potere di trasformare e migliorare l'idea che uno ha di se. Con pochi, impercettibili cambiamenti si può cambiare per il meglio la giornata di una persona, e questa è una cosa che mi fa stare bene.

C'era qualcuno nella tua famiglia che si occupava di bellezza o di arte?
Mio padre era un bancario, quindi l'artista di famiglia era mia madre. Insegnava arte all'asilo, quindi forse ho preso da lei. Mio fratello fa l'imprenditore, quindi io sono l'unica che lavora in questo campo e mi piace così. Non si puàò rimanere in questo settore se non si ha una vera passione per il proprio lavoro. All'inizio i miei erano un po' scettici perchè volevo fare la pittrice, e loro non consideravano quella carriera molto redditizia, ma poi quando ho compiuto dieci anni hanno deciso di lasciarmi fare quello che volevo e da allora mi hanno sempre sostenuta. 
Jackie Fan and Temptu Airpod

Quando hai iniziato con il trucco aerografo?
Era il 2009. Mi hanno fatto vedere la linea  Temptu Airpod, e sono rimasta affascinata da quanto fosse facile da usare. Poi ho visto come si potevano mescolare i colori con la linea SB, e grazie ai miei studi d'arte ho visto che le possibilità erano infinite.

Qual'è stata la prima impressione che ti ha fatto la tecnica aerografa?
Mi faceva pensare a Photoshop, perchè sapevo come usare l'aerografo virtuale su una fotografia al computer, ma poi ho visto un altro truccatore usare l'aerografo durante un lavoro e sono rimasta sconvolta. Prima di tutto mi piace la sua estrema igienicità. Nessuna contaminazione, nessun contatto, niente germi. Poi adoro il finish, e il modo in cui appare sugli schermi ad alta definizione. E' bellissimo, e ho pensato che dovevo assolutamente provarlo.

Makeup by Jackie Fan with Temptu
Quanto è stato duro il cammino che ti ha portato a svolgere un ruolo così significativo per una marca importante come Temptu? 
C'è voluto un sacco di duro lavoro. Quando parlo alle giovani generazioni di truccatori loro pensano che questo lavoro sia molto chic, ma in realtà non è così. Ci vuole un sacco di fatica, fatica fisica, e anche dal punto di vista creativo si devono produrre sempre nuove idee. Io cerco sempre di reinventarmi, di stare al passo con i tempi. Fare quello che faccio qui per Temptu è importante ma voglio anche continuare a lavorare come free lance nel tempo libero, perchè questo mi tiene aggiornata sulle tecniche e sulle mode. Sono con Temptu da molti anni, e adoro quello che fanno e la loro direzione artistica, hanno la mia stessa concezione e continuano ad evolversi e a reinventarsi, e questo mi ispira moltissimo.

Tornando agli inizi del tuo percorso con l'aerografo, quale aspetto di questa tecnica ti è sembrato più difficile da imparare?
Quando ho iniziato mi era difficile rimanere concentrata sulla pelle. Con il trucco tradizionale siamo abituati a vedere subito dove va il makeup, ma con l'aerografo è più difficile da capire quindi dovevo ricordare a me stessa di continuare a cercare il cambiamento nella pelle. Il controllo e il mantenimento dell'equipaggiamento erano altri aspetti che allora come oggi possono intimidire i novizi. Una volta che si sono dominati questi aspetti io credo che il trucco aerografo sia molto più facile di quello tradizionale. 

Makeup by Jackie Fan with Temptu
Hai insegnato il trucco aerografo a molti truccatori. Qual è l'aspetto dell'insegnamento che preferisci, e qual'è quello che ti piace di meno?
Mi piace incontrare nuovi artisti, impariamo molto l'uno dall'altro. Questo è l'aspetto migliore. Quello che preferisco di meno è dovuto al fatto che l'inglese non è la mia prima lingua, quindi tendo a pensare un po' troppo e a preoccuparmi troppo che la mia grammatica o la mia pronuncia non siano perfette, ma ora ho imparato a non farci più caso.
Ora una domanda che facciamo sempre ai guru che intervistiamo: quali sono secondo te i falsi miti più diffusi sul trucco aerografo?
Penso che molta gente associ l'aerografo ad un finish finto e mascherone. Questo è assolutamente falso, perchè il trucco aerografo è come una nebbiolina di makeup che viene depositata delicatamente sulla pelle, quindi l'artista il controllo totale su quello che sarà il risultato finale. Alla fine è una questione di formule, e non posso parlare per altre marche ma Temtpu ha un finish davvero incredibile, e dal momento che si possono mescolare i colori funziona su qualsiasi tonalità o tipo di pelle. 

Io vedo che molti truccatori sono intimiditi nell' usare il trucco a base di silicone come ombretto. So che se viene fissato correttamente può funzionare meravigliosamente sugli occhi, ma vedo che molta gente ha ancora paura e corre subito ai pennelli... 
Hai perfettamente ragione. Incontro un sacco di truccatori che usano l'aerografo per la base, ma io quando insegno faccio vedere sempre l'intero makeup fatto ad aerografo, compresi gli occhi, in modo che sappiano che è una possibilità. Una volta stavo facendo un lavoro con una truccatrice che non riusciva a sfumare un certo ombretto, e io l'ho aiutata aerografandoci sopra e creando un finish perfetto!

Makeup by Jackie Fan using Temptu
Temptu ha una vasta gamma di prodotti che si possono usare con o senza un aerografo. CAd esempio c'è una linea per effetti speciali e una linea ad alcohol per coprire i tattuaggi. Qual è il prodotto che ti piace di più a parte la linea SB? 
Mi fa piacere che mi hai fatto questa domanda! Stiamo per lanciare l'Airpod Pro. E' in pratica un aerografo a gravità sottoforma di Pod, quindi non ha bisogno di pulizia approfondita ma basta risciacquarlo con il pulitore. E' riutilizzabile e con esso si può mescolare qualsiasi colore di qualsiasi delle nostre linee o di altre marche. Il Pod si può usare con qualsiasi strumento Airpod, da quello tradizionale al nuovo Temptu Air. C'è anche una nuova linea di fondi chiamata HydraLock Foundation, ha 18 colori ed ha un bellissimo finish semi opaco per un comfort maggiore.

Makeup by Jackie Fan using Temptu
Parlando delle altre linee di Temptu, c'è un prodotto che secondo te viene un poco sottovalutato dal pubblico?
Abbiamo un fantastico  Adjusters set.
Con esso si può arrivare ad ottenere qualsiasi colore di fondo usando solo i colori primari contenuti nel set, ma molta gente rimane un po' intimidita. Io personalmente lo adoro.
Posso mescolare gli aggiustatori con un po' di correttore per correggere diversi sottotoni. E' un set che potrebbe sembrare meno attraente del set di blush e illuminatori, ma le opportunitò creative che offre sono incredibili!

Se potessi tornare indietro c'è qualcosa che faresti diversamente?
Non cambierei nulla, perchè tutto quello che è successo mi ha portato qui e mi piace molto dove sono. Se dovessi dare un consiglio a qualcuno che è all'inizio gli direi di uscire dalla propria "zona di sicurezza" e di non essere timido nel contattare persone con le quali vorrebbero lavorare, o agenzie che ammirano. Gli direi di proavare ad entrare nei loro giri offrendosi come assistente ad altri artisti, e di inseguire i propri sogni con più determinazione. 

Hai un sogno professionale ancora da raggiungere?
Da bambina volevo avere una fattoria, [ride]. Vorrei essere coinvolta in progetti sempre più creativi, ma fin qui posso dire di stare vivendo il mio sogno...

Trovate Jackie su Instagram @chiachingfan


 

venerdì 20 marzo 2015

Trucco Aerografo al Cosmoprof 2015: intervista con il guru Jordi Justribò di Cazcarra / Ten Image


E' arrivato finalmente il momento di presentare il nostro primo guru del trucco aerografo proveniente dall' Europa: Jordi Justribò del Cazcarra Image Group in Spagna.

Negli ultimi anni non ci siamo mai persi un solo Cosmoprof, e per quanto sia grande questo evento, uno dei ricordi più vividi da ognuna delle edizioni che abbiamo visitato è il lavoro di Jordi Justribò, il Direttore Creativo dell'azienda Cazcarra Image Group, che è sempre presente per creare bellissime dimostrazioni di makeup sotto gli occhi dei visitatori della manifestazione. Cazcarra è una delle aziende del beauty più grandi della spagna. Fondata 30 anni fa dall'esperta di immagine Carmen Cazcarra, il gruppo è iniziato come una scuola di bellezza a conduzione familiare ed è cresciuto fino a diventare una ditta di image consulting che produce le linee Ten Image e Makeup Secrets FX, offrendo una vastissima gamma di prodotti di qualità sia ai consumatori che ai professionisti. La linea Ten Image include anche una serie di prodotti per aerografo di qualità eccezionale, con 11 fondotinta a base ibrida acqua/silicone, e 30 altri colori a base d'acqua sia opachi che shimmer. Recensiremo presto questi prodotti, ma intanto conosciamo un po' meglio Jordi.

-Cosa ti ha fatto decidere di diventare un makeup artist?
Potrei dire che si tratta di una motivazione innata: sono stato sempre affascinato dall'arte di potere cambiare un viso solo tramite l'applicazione armoniosa di prodotti di trucco. Mi ricordo che fin dall'infanzia rimanevo incantato osservando come le donne della mia famiglia si preparavano davanti allo specchio, o come io stesso cercavo di creare sopra il mio viso dei personaggi fantastici e fantasiosi. Penso che sia stata una mescolanza di tutti questi ricordi a farmi appassionare fin da giovanissimo a questa arte, che mi ha permesso in ogni modo di esprimermi.

-La tua famiglia ti ha sostenuto nella tua scelta professionale o hai dovuto lottare un poco all'inizio?
La verità è che ho avuto la fortuna di essere appoggiato in ogni passo dalla mia famiglia, specialmente dai miei genitori ai quali sarò per sempre grato della fiducia che hanno riposto in me.
Logicamente ebbero i loro dubbi quando gli rivelai la professione alla quale volevo dedicarmi, perchè sono nato in un paese molto piccolo nel quale una cariera nel trucco appariva come una vera utopia. Questi dubbi sono scomparsi quando hanno conosciuto la Cazcarra Image School, perchè in quel momento si sono resi conto che il makeup poteva essere una grande professione. 

-Sei passato dal diploma alla scuola di Cazcarra a diventare Direttore Creativo dell'intera azienda di Cazcarra/Ten Image. Qual'è la qualità più importante che ti ha permesso di raggiungere un risultato così importante?
Quando ho completato la mia formazione accademica alla Cazcarra Image School anche per me, come per tutti gli altri allievi passati per questa istituzione,  si sono prospettate possibilità per una infinità di lavori. A dire il vero però fin dal primo giorno ebbi la sensazione che un forte legame mi avrebbe unito a questa organizzazione, così quando Carmen Cazcarra,  fondatrice e alma mater di questa grande famiglia, mi chiese se avrei voluto fare parte della sua squadra, non dubitai neanche per un secondo ed entrai automaticamente a fare parte del Cazcarra Image Group.
Per me era importante potere crescere e dimostrare tutte le abilità che avevo, e quanto fosse stata efficace la mia formazione, oltre alla possibilità di continuare ad imparare accanto a Carmen Cazcarra e al suo team. Le sarò sempre grato per avermi guidato nella mia crescita e per avermi insegnato a muovermi con scioltezza in questo ambiente professionale.

Abbiamo provato i prodotti per aerografo di Ten Image e li troviamo veramente eccezionali. Quanto input hai avuto nella formulazione dei colori di questa linea di makeup?
Come truccatore professionale di Cazcarra/Ten Image, do la massima importanza ai prodotti con i quali lavoro. E' per questo che prima di fare uscire un prodotto per la vendita investo molto tempo per testarlo e per assicurarmi che possa servire a tutte le necessità dei truccatori creando risultati ottimali giorno dopo giorno.  Oltre a testare i prodotti in maniera esaustiva e a suggerire modifiche, resto in contatto costante con il dipartimento produttivo di Tem Image per assicurarmi che la tecnologia, la qualità e la parte artistica vadano di pari passo per creare prodotti di ultima generazione. Naturalmente se penso che un articolo non abbia una qualità soddisfacente non permetto che entri a fare parte di Ten Image.

-Negli USA e nel Regno Unito l'aerografia è diventata una materia obbligatoria nelle scuole di trucco accreditate dal Governo. Quanto pensi che sia importante per un makeup artist sapere aerografare oggi?
Oggi giorno tutti i professionisti dovrebbero sapere usare l'aerografo con disinvoltura, perchè è una tecnica che ci permette di lavorare con le ultime tecnologie a livello visivo come l'HD e il Full HD, e allo stesso tempo è uno strumento utile per il trucco di tutti i giorni. Molti professionisti già in carriera tornano alla Cazcarra Image School proprio per imparare questa tecnica, che noi sviluppiamo e perfezioniamo da anni.

-Secondo te qual è il più grande vantaggio dell'aerografia nel trucco, e quale pensi che sia l'errore più diffuso nell'utilizzo di questa tecnica?
Grazie all'aerografo si ottengono risultati impossibili con il trucco tradizionale, grazie alla rapidità di esecuzione e alla durata e resistenza dei risultati. Gli errori più comuni riguardo a questa tecnica sono l'uso eccessivo di prodotto e la stesure di strati troppo spessi.

-Hai lavorato con molte celebrità nella tua carriera. Hai un aneddoto preferito o un episodio divertente che vorresti condividere con noi?
Tra i molti eventi a cui Cazcarra e Ten Image partecipano siamo stati i truccatori ufficiali del festival Starlite, un evento che riunisce grandi personaggi della musica nazionale e internazionale. Tra le tante stelle che ho avuto il piacere di truccare ci sono stati Melanie Griffith e Antonio Banderas. All'inizio è stato un po' scioccante trovarsi davanti due grandi attori di Hollywood, però mano a mano che facevo il mio lavoro mi rendevo conto che mi stavano dando sempre più fiducia, e poi iniziarono a rendermi partecipe di conversazioni private come se fossi uno di famiglia.
Un truccatore si trova in molte occasioni ad avere a che fare con personaggi famosi nella moda, la musica e l'arte o la politica, e in quasi tutti i casi finiscono per renderti parte di argomenti di natura "confidenziale". E' per questo che oltre ad essere efficaci e creativi, dobbiamo essere discreti e rispettare l'intimità delle persone con le quali lavoriamo
 

-Il tuo lavoro comporta molti viaggi. Trovi difficile trovare un equilibrio tra la tua vita personale e quella professionale? Se potessi magicamente cambiare qualche aspetto della tua professione, quale sarebbe?
La verità è che mi diverto talmente facendo il mio lavoro che riesco a trovare un equilibrio tra il professionale ed il personale senza troppa fatica. Lavorare con Cazcarra /Ten Image mi permette di sviluppare e mostrare i miei lavori in tutto il modo, e questo è un aspetto estremamente gratificante. Viaggiare mi permette di conoscere di persona quelli che sono i prodotti e le tecniche più usate in ogni paese, e di scambiare opinioni con esperti di tutto il mondo. Non credo che cambierei niente... sia le cose belle che quelle brutte mi hanno reso quello che sono oggi. Questo lavoro mi ha dato la possiblità di vivere una infinità di esperienze sia a livello professionale che personale, e non cambierei nessuna di esse.

-Quale è il tuo prossimo obiettivo per la tua carriera? Come ti immagini professionalmente tra qualche anno?
Spero di potere continuare a crescere con Cazcarra /Ten Image, perchè è una impresa che mi ha dato la possibilità di avanzare, migliorare costantemente e che richiede che io resti aggiornato sulle tendenze ed i prodotti. Ho molti anni come Direttore creativo dentro a questa grande azienda, e insieme a loro voglio affrontare nuove sfide e realizzare nuovi obiettivi. Vorrei anche continuare ad approfondire lo sviluppo di nuovi prodotti di grande qualità, che permettano ai professionisti di eseguire con tranquillità e sicurezza il loro lavoro, ottenendo risultati spettacolari.

Non vediamo l'ora di rivedere Jordi di persona al Cosmoprof 2015. Potrete trovarlo al Padiglione 29 – Stand E4 – F3 F, e guardarlo creare uno dei suoi capolavori sotto i vostri occhi!

mercoledì 25 giugno 2014

Trucco Aerografo, Intervista con il Guru: Dani Fonseca (Temptu Pro)

La nostra serie di interviste con i makeup artist specializzati in aerografia più affermati nel mondo continua con la bravissima Dani Fonseca. 

(Cliccate su ogni fotografia per vedere a schermo intero questi incredibili makeup)

Amazingly talented: Dani Fonseca
Uno dei motivi per cui ho deciso di andare alla prima giornata del Makeup Show di New York piuttosto che alla seconda è stata la possibilità di assistere al seminario "Airbrushing Beyond Foundation" di Dani Fonseca. Come molti altri fans del trucco aerografo di tutto il mondo, ho conosciuto il lavoro di Dani grazie ai molti video che lei ha girato per la fantastica brand Temptu Pro,, quindi non vedevo l'ora di incontrarla di persona. 
Dani ha una lista di crediti sensazionale, compreso uno che è addirittura elencato tra le pietre miliari della storia di Temptu: l'iconico makeup da scheletro per il video "Born This Way " di Lady Gaga. Dani collabora anche regolarmente con alcuni dei marchi più importanti al mondo, ed è orgogliosa di essere parte della Makeup Forever Artist Alliance Team. Ha fondato la sua compagnia di produzione eventi e body art (chiamata appunto The Body of Art ) e crea incredibili looks ad Halloween presso il suo workshop stagionale chiamato Monster Mash Salon. Nonostante la sua giornata impegnatissima, Dani si è resa disponibile per rispondere alle domande del numeroso pubblico del suo seminario, e ha gentilmente accettato di rispondere anche a qualche domanda sulla tecnica del trucco aerografo per i nostri lettori.


Hai un talento incredibile con l'aerografo. Quando hai deciso di aggiungere questa tecnica al tuo bagaglio di abilità nel makeup?
-Ho iniziato a pensare di usare le tecniche aerografe nel 2004 quando ho fondato la mia compagnia The Body of Art. Come molti sapranno, il body painting può richiedere moltissimo tempo per essere eseguito, quindi pensai che l'aerografo mi avrebbe permesso di accelerare il processo. Ho scelto la marca Temptu quasi dieci anni fa per iniziare a esplorare queste nuove possibilità, e non solo mi sono innamorata dei vantaggi che ha portato alla mia Body Art, ma ho anche scoperto un nuovo modo di eseguire il mio trucco Beauty.

Makeup by Dani Fonseca

Quanta importanza ritieni che abbia conoscere il trucco aerografo per i makeup artist esordienti? Che tipo di porte pensi che possa aprire per loro? 
-Penso che l'aerografo sia uno strumento straordinario. Continuo a credere che ogni makeup artist dovrebbe prima imparare a fare tutto in modo tradizionale, però l'aerografia è una estensione delle proprie abilità che permette di fare tutto in modo più facile, preciso e veloce. Credo che per un nuovo makeup artist sarebbe davvero una perdita non conoscere i vantaggi della tecnica aerografa, comunque ci sono molti truccatori che sanno usare un aerografo e continuano a scegliere le tecniche tradizionali, e questo va benissimo. Ognuno ha il suo stile e sceglie le sue tecniche. Quello che mi preoccupa è che molti non provano l'aerografo per colpa di falsi miti che hanno sentito su di esso. A queste persone consiglio di frequentare un corso e di provarlo prima di rinunciarci, perchè potrebbero rimanere piacevolmente sorpresi, e trovarsi a chiedere come abbiano fatto prima senza sapere usare un aerografo.

Body Art by Dani Fonseca
Quale pensi che sia il vantaggio più notevole dell'aerografo rispetto all'applicazione tradizionale?
-Il miglior vantaggio dipende dalla formula che uno usa e quale tipo di risultato sta cercando di raggiungere. Per quanto riguarda il trucco Beauty sono sempre stata una fan del makeup a base di silicone come la linea SB di Temptu, che ricrea la pelle in modo da sembrare invisibile eppure permette di creare dei bellissimi chiaroscuri con facilità e con un effetto naturale. Senza parlare del fatto che è un trucco impermeabile e flessibile, quindi non si danneggia durante condizioni ambientali avverse. Per quanto riguarda il Body Painting, come ho detto prima l'aerografo mi permette di realizzare i miei design in modo più veloce e preciso. Creare chiaroscuri su falsi tessuti che disegno sulla pelle diventa un procedimento senza sforzo grazie alla capacità di sfumare il colore direttamente applicandolo. Ci vuole molta pratica per acquisire la giusta manualità e produrre dei tratti puliti, ma è come andare in bicicletta: devi farlo e ripeterlo fino a che non ci riesci.   

Ho sempre ammirato il makeup che tu stessa indossi, ma ora che ti vedo da vicino mi rendo conto di quanto sia incredibilmente perfetto. In che misura includi l'aerografo nel tuo trucco di tutti i giorni? 
-Ad essere sincera usavo l'aerografo quasi tutti i giorni, ma ora ho sempre meno posto sul tavolo di cucina che a dire il vero uso anche come tavolo da makeup. Avere un compressore sempre in giro, per quanto piccolo, è diventato problematico per me (e per mio marito!) Paradossalmente l'aerografo mi ha insegnato come applicare makeup tradizionale su me stessa ricreando un effetto che sembri aerografato, usando certi pennelli sintetici. A questo punto penso di esserci riuscita. Però uso ancora l'aerografo per eventi importanti (come qui al Makeup Show, n.d.r.).

"The Kiss" by Dani Fonseca
In Europa l'aerografia nel makeup è ancora una tecnica nuova, e come molte cose nuove circolano un sacco di falsi miti su di esso. Quale pensi che sia il fraintendimento più diffuso sull'aerografo?
-Penso che possiamo attribuire tutti i falsi miti ai primi tipi di trucco aerografo che iniziarono ad uscire negli anni '90. Era un trucco molto asciutto e opaco, e se veniva in contatto anche solo con una goccia d'acqua si distruggeva. Per non parlare del fatto che se ne mettevi troppo si screpolava con i movimenti del viso. Da allora ci sono stati dei progressi incredibili in questo settore. Oggi se usi un trucco a base d'acqua, come quello di Kett Cosmetics, lo troverai bellissimo e molto morbido. Un'altro falso luogo comune è quello che dice che il trucco a base di silicone fa sembrare la pelle unta. Questo succede perchè il makeup al silicone ha una formula più densa, in modo che possa avere i vantaggi che ha. Alcuni hanno dei compressori che non sono abbastanza potenti, allora diluiscono il prodotto in modo da riuscire a nebulizzarlo ad una pressione più bassa, e chi non ha frequentato un corso pensa di potere usare il liquido di pulizia (che è molto oleoso) come diluente. Questa è la causa di questa leggenda della supposta untuosità delle basi al silicone. Quando vedo gente che usa il prodotto così rabbrividisco. Se usi il makeup SB di Temptu in modo corretto e con gli strumenti appropriati, vedrai che sono tra le basi più belle disponibili oggi sul mercato, create per ogni tipo di pelle e incredibilmente durature. Per quale motivo non dovresti volere usare un makeup così bello? Un altro mito che ritrovo spesso è quello che dice che pulire l'aerografo è difficile e che si inceppa sempre. E' una bugia dettata dalla pigrizia, basta applicarsi ed essere diligenti e non si avranno problemi. Se uno non sa come fare ci sono corsi ma anche video on line che spiegano chiaramente come avere cura degli strumenti. 

Makeup by Dani Fonseca
Quando si parla di aerografo sembra esserci un grande disaccordo su quale sia il tipo migliore di trucco, se quello a base d'acqua o a base di silicone. Tu cosa ne pensi? Hai preferenze?
-Chiunque mi conosca sa che sono una grande fan del makeup a base di silicone. Lo uso da dieci anni e raramente ho riscontrato problemi. Ha un effetto naturale, dura per ore, è leggero e morbido sulla pelle. Tutti gli studenti ai quali insegno se ne innamorano subito perchè gli insegno come usarlo correttamente. Per me è solo una preferenza personale però. Non vuol dire che le formulazioni a base d'acqua non siano buone. Ci sono prodotti a base d'acqua fantastici, e ci sono prodotti a base di silicone terribili, e viceversa. Bisogna frequentare le fiere di settore e provarli di persona per farsi un'idea, e parlare con persone che usano davvero i prodotti e sentire cosa ne pensano. Fate attenzione ai blog e ai canali di YouTube di gente che non ha idea di quello che dice quando parla di trucco aerografo. Cercate dei makeup artists che lo usano sempre e chiedete a loro cosa ne pensano.  

Makeup by Dani Fonseca
Visto che parliamo di Europa, so che sei stata qui molte volte per progetti diversi. Tornerai presto? Terrai dei seminari?
-Ho appena finito di fare un workshop di aerografo presso la Academy of Freelance Makeup a Londra, e ho tenuto anche un masterclass dimostrativo. Il mio prossimo viaggio in Europa sarà alla fine di settembre quando verrò a Parigi per essere ospite della nuova Makeup Forever TV and Cinema Academy. Sono molto onorata di collaborare con questa nuova accademia due volte all'anno. Purtroppo i corsi che terrò saranno parte del programma annuale, quindi non saranno aperti al pubblico.

Hai lavorato in molti progetti importanti con molte celebrità. Puoi raccontarci qualche ricordo o qualche fatto meno conosciuto legato ad una di queste straordinarie esperienze?
-Ad essere sincera quando lavoro per una celebrità è raro che abbia dei momenti memorabili con la star stessa, i miei ricordi migliori sono quelli legati al gruppo dei miei collaboratori. La gente mi chiede sempre "Com'è lavorare con Lady Gaga?" Ti puoi immaginare che lei è impegnatissima ed estremamente concentrata su quello che sta facendo, al punto che non ho quasi avuto modo di passare momenti memorabili con lei. Di solito mi diverto di più con il mio partner Will Lemon, o i ballerini, o la mia amica Sarah Tanno che li ha truccati, e i miei assistenti nel backstage. Alla fine è un lavoro e io lo adoro, ma di solito quando si tratta di una celebrità si fa tutto in modo rapido, efficiente e veloce. Un momento carino è stato quando stavo facendo un body painting su delle ragazze per un video di 50 Cent, e lui mi ha abbracciato perchè pensava che le ragazze fossero bellissime... A me sembravano buffissime (si trattava di musi di gatto dipinti su dei didietro di larghe proporzioni), ma contento lui...

Lady Gaga and Zombie Boy, Makeup by Dani Fonseca for Temptu







Hai un sogno professionale ancora da realizzare?
-Vorrei arrivare ad un punto nel quale la mia azienda va avanti da sola, vorrei arrivare ad avere un impatto nel mio settore ispirando altri artisti a fare la differenza, e ad essere una madre con una casa vicino al parco così posso andare a correre quando ho voglia. Ci sto arrivando. Ho lanciato il mio programma di leadership per truccatori chiamato The Body of Artist quest'anno, e continuo ad insegnare in giro per il mondo come si fa a realizzare il proprio sogno in un settore folle come quello che ci siamo scelti. Sono molto fortunata e lavoro molto duramente per avere quello che ho, facendo del mio meglio per non farmi intralciare da qualsiasi pretesto. 
Comunque se riuscissi a fare un Body Painting su Pink prima di morire non mi dispiacerebbe...
 
E' stato bello parlare con Dani. Ero già un grande fan del suo lavoro, ma mi ha affascinato subito con il suo senso dell'umorismo e il suo modo di fare molto tranquillo. Spero avere presto occasione di rivedere lei e i suoi fantastici makeup.